Il saggio illustra i rapporti tra giuspatronati laicali e benefici ecclesiastici nel mondo protestante, a partire dalla Riforma del sedicesimo secolo sino all’età contemporanea. Prendendo come caso di studio le chiese episcopali anglicane di Inghilterra, Galles ed Irlanda, l’articolo mostra la vitalità del giuspatronato quale prassi di antico regime, nonché vero mezzo della diffusione della Riforma stessa. Se alla fine del Medioevo la pratica del giuspatronato era simile tanto nella penisola italiana quanto nelle isole britanniche, durante l’età moderna nuovi attori entrarono sulla scena protestante, dando modo a partiti religiosi di creare rendite di posizione importanti all’interno dell’istituzione-chiesa, e rendendo così il patronato strumento essenziale nelle trasformazioni della Chiesa d’Inghilterra tra Sette e Ottocento. Il saggio prende in esame i giuspatronati laicali, mostrando similarità e differenze con quelli ecclesiastici, e discutendo i profili sociali dei suoi proprietari, non da ultimo la Corona stessa.